Stress Lavoro Correlato e Rischi Psicosociali: come l’IoT e i Sensori Biofeedback stanno rivoluzionando il settore
Stress Lavoro Correlato e Rischi Psicosociali: come l’IoT e i Sensori Biofeedback stanno rivoluzionando il settore
Nell’era digitale in cui viviamo, l’Internet of Things (IoT), o Internet delle Cose, sta trasformando radicalmente molteplici settori, incluso quello della salute, sicurezza e del benessere. Tra le molte applicazioni dell’IoT, una delle più promettenti è l’integrazione di sensori biofeedback per monitorare e gestire lo stress, con particolare attenzione alla misura della variabilità della frequenza cardiaca (HRV). Questa tecnologia non sostituisce il valore dei questionari e dei focus group, ma li arricchisce e li integra in un quadro più ampio di valutazione ed intervento, aprendo la strada a nuovi approcci nella gestione delle condizioni lavorative e personali.
Cos’è l’IoT e come funziona nei sensori biofeedback?
L’IoT si riferisce alla rete di dispositivi fisici, come sensori, dispositivi indossabili e altri oggetti, che sono dotati di connettività wireless e di capacità di comunicazione. Questi dispositivi possono raccogliere e scambiare dati in tempo reale, consentendo monitoraggio e controllo remoti delle condizioni ambientali e fisiologiche.
Nel contesto della gestione dello stress, i sensori biofeedback sono dispositivi indossabili che misurano e registrano le risposte fisiologiche del corpo, tra cui la frequenza cardiaca, la respirazione e i livelli di attività elettrica della pelle. Tra questi, la misura dell’HRV o Variabilità della Frequenza Cardiaca è particolarmente significativa, poiché fornisce informazioni sulla variazione dei tempi tra i battiti cardiaci, riflettendo l’attività del sistema nervoso autonomo e il livello di stress e adattamento del corpo.
Come gli interventi con l’IoT sono oggettivamente misurabili?
L’utilizzo di sensori biofeedback nell’ambito della gestione dello stress consente un monitoraggio continuo e oggettivo delle risposte fisiologiche del corpo, consentendo agli individui di avere una comprensione chiara del loro stato di stress in tempo reale. Questi dati possono essere raccolti e analizzati per identificare pattern e tendenze, consentendo una valutazione accurata dell’efficacia degli interventi.
Ad esempio, durante una formazione Mindfulsafety MBBT© per la gestione dello stress, i partecipanti hanno indossato dispositivi biofeedback che monitorano l’HRV mentre vengono esposti a tecniche di rilassamento e strategie di coping. I dati raccolti sono stati analizzati per valutare l’efficacia di ciascuna tecnica nel ridurre lo stress e migliorare il benessere psicofisico. Inoltre, il monitoraggio continuo dell’HRV nel tempo ha consentito di valutare il mantenimento dei benefici nel lungo termine e di apportare adattamenti alle strategie di gestione dello stress.
L’importanza dell’integrazione delle normative sullo Stress Lavoro Correlato
In aggiunta alla tecnologia innovativa, è fondamentale considerare il quadro normativo internazionale relativo alla gestione dello stress lavoro-correlato e ai rischi psicosociali. La norma ISO 45003, ad esempio, fornisce linee guida per l’implementazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro che includa la valutazione e la gestione dei rischi psicosociali, compreso lo stress lavoro-correlato.
In Italia, il vigente quadro normativo, costituito dal Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche, stabilisce l’obbligo per il datore di lavoro di valutare e gestire il rischio Stress Lavoro Correlato (SLC) al pari di tutti gli altri rischi per la salute e sicurezza. Questo quadro normativo è in linea con gli accordi quadro europei e pone l’accento sull’importanza di identificare e mitigare i rischi psicosociali nei luoghi di lavoro.
Come l’IoT ed il Biofeedback si integrano con le normative
L’utilizzo di sensori biofeedback e la misurazione dell’HRV si integrano perfettamente con le normative vigenti sulla gestione dello stress lavoro-correlato. Questi strumenti forniscono una base obiettiva per la valutazione dei rischi psicosociali e consentono un monitoraggio continuo e oggettivo delle risposte fisiologiche dei lavoratori allo stress (in modalità anonima e in linea con i requisiti della privacy – GDPR).
Durante la valutazione dei rischi, i sensori biofeedback possono essere utilizzati per raccogliere dati accurati e affidabili sul livello di stress e sulle risposte fisiologiche dei lavoratori, consentendo ai datori di lavoro di identificare e comprendere meglio i fattori di stress presenti nell’ambiente lavorativo.
Inoltre, durante la gestione dei rischi, l’IoT può essere impiegato per implementare interventi mirati e personalizzati per ridurre lo stress e migliorare il benessere dei lavoratori. I dati raccolti dai sensori biofeedback consentono di valutare l’efficacia di tali interventi nel tempo e apportare eventuali aggiustamenti per massimizzare i risultati.
A cosa serve il Biofeedback e come si puo usare in azienda
Il biofeedback è una tecnica che consente agli individui di monitorare e regolare le proprie risposte fisiologiche attraverso la visualizzazione in tempo reale di segnali biologici. Questa pratica è ampiamente utilizzata in contesti clinici e terapeutici per una varietà di scopi, tra cui la gestione dello stress, il trattamento dei disturbi legati all’ansia, il miglioramento delle prestazioni sportive e la promozione del benessere generale. Mindfulsafety è la prima azienda in Italia ad aver creato interventi specifici unendo la parte tecnica e normativa ad interventi Mindfulness based con tecnologie biofeedback.
Uno dei principali scopi del biofeedback è quello di aumentare la consapevolezza enterocettiva delle proprie risposte fisiologiche. Restituire informazioni dettagliate sul funzionamento fisiologico permette agli individui di comprendere meglio come il loro corpo reagisce a diversi stimoli, come pensieri, emozioni e comportamenti. Questa consapevolezza può essere fondamentale per identificare i pattern disfunzionali e per imparare a gestire meglio lo stress e altre sfide quotidiane.
Un secondo obiettivo del biofeedback è quello di migliorare l’auto-regolazione volontaria delle risposte fisiologiche. Questo significa che gli individui possono apprendere tecniche di rilassamento e di controllo del respiro per influenzare attivamente le loro risposte biologiche. Ad esempio, se una persona ha un’iperattivazione del sistema nervoso simpatico in risposta allo stress, può imparare a utilizzare il biofeedback per rallentare il battito cardiaco e ridurre la tensione muscolare.
Infine, un terzo obiettivo del biofeedback è quello di aumentare le abilità apprese durante le sessioni di formazione al contesto e alle situazioni della vita quotidiana. Questo significa che le tecniche di auto-regolazione apprese durante le sessioni di biofeedback possono essere applicate in situazioni di stress reali, come al lavoro o nelle relazioni personali, per promuovere una migliore gestione dello stress e una maggiore resilienza.
Il futuro della gestione dello stress attraverso l’innovazione e la conformità normativa: vantaggi e prospettive
L’integrazione di tecnologie come l’IoT e i sensori biofeedback nella gestione dello stress lavoro-correlato rappresenta un passo avanti significativo verso ambienti lavorativi più sicuri, sani e produttivi. Unendo l’innovazione tecnologica con le normative internazionali, le organizzazioni possono adottare approcci basati sull’evidenza scientifica per valutare, gestire e mitigare i rischi psicosociali, migliorando così la salute e il benessere dei lavoratori e la performance complessiva dell’organizzazione. Questi includono:
- Obiettività: I dati fisiologici raccolti dai sensori biofeedback forniscono una misurazione obiettiva dello stress, eliminando il rischio di distorsioni o inesattezze associate alle risposte soggettive.
- Precisione: Le misurazioni dell’HRV consentono una valutazione precisa delle variazioni nella risposta fisiologica del corpo, fornendo informazioni dettagliate sulla reattività allo stress e sull’efficacia degli interventi.
- Personalizzazione: I dati raccolti consentono una personalizzazione degli interventi basata sulle esigenze individuali e sulle risposte fisiologiche specifiche di ciascun individuo, migliorando l’efficacia complessiva dei programmi di gestione dello stress.
Integrazione tra Questionari, focus group e IoT
Il focus group è uno strumento di indagine psicosociale di natura qualitativa finalizzato al raggiungimento di un obiettivo di miglioramento secondo indicazioni attendibili, che va quindi al di là della semplice quantificazione. Il confronto diretto con i lavoratori permette di mettere in evidenza non solo elementi di criticità, ma anche di acquisire suggerimenti per le misure di miglioramento. I questionari devono essere di documentata validità e supportati da una teoria condivisa a livello internazionale. Tali strumenti devono sondare esclusivamente quelle dimensioni non riconducibili a tratti o caratteristiche di personalità ed essere specificatamente dedicati all’ambiente lavorativo. I questionari vanno a indagare l’organizzazione del lavoro percepita e il benessere/malessere dei lavoratori.
Attraverso il confronto diretto con i lavoratori, è possibile identificare non solo le criticità esistenti, ma anche acquisire preziosi suggerimenti per misure di miglioramento. Questo processo di coinvolgimento attivo dei lavoratori favorisce un clima di partecipazione e collaborazione, che è fondamentale per il successo delle iniziative di miglioramento dello stress sul lavoro.
l’uso di questi strumenti avanzati non sostituisce il valore dei questionari o dei focus group, ma piuttosto li arricchisce e li integra in un quadro più ampio di valutazione e intervento. I questionari forniscono un’importante fonte di dati sulle percezioni e le esperienze soggettive dei lavoratori, mentre i focus group consentono discussioni approfondite e il confronto diretto che può portare alla luce criticità e suggerimenti per miglioramenti.
L’integrazione di IoT e sensori biofeedback nei diari giornalieri offre una dimensione aggiuntiva alla valutazione del benessere sul lavoro. Questi strumenti forniscono dati oggettivi sulle risposte fisiologiche dei lavoratori allo stress e alle condizioni ambientali, consentendo una valutazione più precisa e dettagliata delle sfide e delle opportunità per migliorare il benessere sul posto di lavoro.
L’uso combinato di questionari, focus group, IoT e sensori biofeedback costituisce un approccio completo e integrato per la gestione dello stress e del benessere sul lavoro. Questo approccio multilivello consente di ottenere una comprensione più completa delle esigenze e delle esperienze dei lavoratori, facilitando l’adozione di misure di miglioramento mirate e efficaci per promuovere un ambiente lavorativo sano, sicuro e produttivo.
In conclusione, l’IoT e i sensori biofeedback stanno rivoluzionando il modo in cui affrontiamo lo stress e promuoviamo il benessere sia sul posto di lavoro che nella vita quotidiana. Con una maggiore obiettività, precisione e personalizzazione, queste tecnologie offrono un potenziale significativo per migliorare la salute mentale e fisica dei lavoratori e promuovere ambienti lavorativi più sicuri, sani e produttivi.
Mindfulsafety è nato da ricerche con un gruppo di tecnici della prevenzione, esperti psicologi e medici psichiatri presso l’Università di Torino e che hanno testato per anni queste formazioni su diverse tipologie di lavoratori (da manager ad operativi, da studenti a professionisti).
Il 16 maggio 2024 (ore 14:00-18:00) tratteremo questi ed altri temi ad un evento gratuito organizzato da AIAS Piemonte. Evento realizzato in collaborazione con Asso.Forma – Ente di formazione accreditato in Regione Piemonte
Sponsor dell’evento:
Helps S.r.l. – Azienda di consulenza in materia di sicurezza e salute dei lavoratori
Faraone Industrie S.p.A. – prodotti per il lavoro in sicurezza
AimSafe – Gestionale cloud per la sicurezza e salute dei lavoratori
Lillo the Worker – Piattaforma elearning
Dataprint – forniture ufficio e sicurezza
PER INFO & ISCRIZIONI:
https://www.bachecasicurezza.it/courses/course.php?pk_course_edition=25995
bibliografia: https://www.researchgate.net/figure/A-Biofeedback-Device-Tracks-an-Athletes-Movements-and-Provides-Immediate-Feedback-on_fig2_372414988